Sappiamo però ormai con certezza che quando parliamo di immagine fotografica,
sia nella sua forma analogica che digitale, la questione in gioco non è la realtà e neppure la verità, ma piuttosto l’effetto-realtà e l’effetto-verità: l’immagine costituisce una realtà e una verità in sé, del tutto autonoma, e vive di vita propria, e non in riferimento al mondo di cui abbiamo percezione ed esperienza in quella parte della nostra vita che riguarda le cose tangibili e concrete. Le opere realizzate sono dunque più vere del vero, e ci appaiono più reali ed esatte nella loro sostanza di immagini, che non le realtà riprese dalla macchina dalle quali, pure, provengono.
Roberta Valtorta
Sappiamo però ormai con certezza che quando parliamo di immagine fotografica,
sia nella sua forma analogica che digitale, la questione in gioco non è la realtà e neppure la verità, ma piuttosto l’effetto-realtà e l’effetto-verità: l’immagine costituisce una realtà e una verità in sé, del tutto autonoma, e vive di vita propria, e non in riferimento al mondo di cui abbiamo percezione ed esperienza in quella parte della nostra vita che riguarda le cose tangibili e concrete. Le opere realizzate sono dunque più vere del vero, e ci appaiono più reali ed esatte nella loro sostanza di immagini, che non le realtà riprese dalla macchina dalle quali, pure, provengono.
- Roberta Valtorta
Anno 2010
Esposizione Galleria Toselli Milano Edizione 1/5